
Fare una pausa allena la PAZIENZA
Quando l’impegno si trasforma in fatica e la pazienza si disperde nel caos, fermati, respira e aspetta.
Succede anche a voi in questo inizio anno che investite tanta concentrazione, volontà e costanza per far accadere le cose ma poi non accade nulla?
E se invece qualcosa accade ma fossimo troppo impegnati ad affannarci per costruire il nostro futuro? E se alla fine non ci accorgiamo dei “segnali” preziosi di un presente che sta già avvenendo?
Ho riletto un libro di Paulo Coelho – L’alchimista – nel quale il protagonista d’improvviso fa caso alle persone che incontra e al concatenarsi delle situazioni.
Comincia ad esercitare quella capacità di osservazione, contemplazione e ascolto dei messaggi che la vita stessa ci manda, se impariamo ad allenare la pazienza.
Avete mai sentito parlare delle “Quattro leggi della Spiritualità” diffuse dal pensiero Indiano?
Ci sono giorni in cui viviamo nella frenesia del fare, preoccupati di tenere il controllo delle nostre giornate a tutti i costi, pur di arrivare a sera con meno senso di colpa. E allora raccontiamo a noi stessi di aver fatto qualcosa pur di non giudicarci, pur di non commiserarci per la mancanza di risultati.
Quel sano dinamismo delle azioni utili a perseguire il focus che però a volte si trasforma in smania e agitazione, portando ad un disordinato groviglio di pensieri confusi ed emozioni inespresse.
Ecco se vi sta capitando di vivere un momento come questo, allora queste quattro semplici ma illuminanti concetti possono aiutare ad accettare il diritto di fermarci.
Possono farci riflettere per raccogliere con serenità e fiducia i segnali riservati ad ognuno di noi.
La prima dice:
“La persona che arriva è la persona giusta”
(prima legge – Leggi della Spiritualità)
Nessuno entra nella nostra vita per caso, ogni persona che interagisce con noi e che incontriamo lungo il nostro percorso, è lì per un motivo: può donarci qualcosa, può farci imparare e progredire in ogni situazione.
Quante volte avete incontrato qualcuno che vi ha protetto e amato oppure al contrario vi ha ferito o fatto soffrire? In entrambi i casi sono state occasioni preziose per trovare ed esercitare le vostre risorse personali di reazione, determinazione, intelligenza emotiva e capacità relazionale.
Suggerimento pratico:
- fate un elenco delle persone nuove che avete conosciuto quest’anno
- provate a scrivere i motivi per cui potete ringraziarle, una ad una, anche se apparentemente non sono stati dei bei incontri, ricordate che comunque vi hanno dato la possibilità di imparare qualcosa
- e poi scegliete a chi esprimere la vostra gratitudine di persona.
La seconda legge dice:
“Quello che succede è l’unica cosa che sarebbe potuta accadere”
(seconda legge – Leggi della Spiritualità)
Nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti, e non valgono i “se…forse…avrei potuto…” perché quell’evento, quella scelta, quel comportamento si sono realizzati affinchè potessimo rinforzare la nostra crescita morale, il nostro approccio alla vita, nel bene e nel male.
Nonostante la rabbia e la riluttanza a digerire certi fatti, col tempo capiremo quel filo rosso che unisce i momenti della nostra vita, nel percorso che è la nostra Legenda Personale.
Suggerimento pratico:
- ricordate gli eventi significativi della vostra vita (sia positivi che negativi) negli ultimi cinque anni
- per ognuno di essi individuate le conseguenze e il collegamento con altri eventi che vi hanno portato a migliorare qualcosa o a rendervi persone migliori
- poi rileggete il flusso e cercate quella particolare risorsa personale che oggi avete e che non avreste mai attivato o espresso senza quella concatenazione di eventi.
La terza legge dice:
“Il momento in cui avviene è il momento giusto.”
(terza legge – Leggi della Spiritualità)
Tutto inizia quando siamo pronti ad affrontarlo, ma questo non significa attendere all’infinito e procrastinare creando l’alibi della preparazione e della perfezione.
Quante iniziative avete rimandato in questi ultimi anni attendendo tempi migliori? Cosa non avete realizzato in attesa dell’istante ideale?
L’invito che viene dal sapere indiano ci spinge ad agire con coraggio e seguire quella spinta interiore che sentiamo quando un progetto scalpita e fa sentire la sua urgenza.
La pazienza allora si integra con la perseveranza e quest’ultima con l’ascolto di tutto ciò che può esserci utile. Ma dell’ascolto parleremo la prossima volta!
Suggerimento pratico:
- elencate tutte le idee, i progetti, le attività, le azioni anche semplici che state continuando a rimandare dallo scorso anno
- mettetele in ordine di importanza per voi, scegliendo in due modi: o in base a ciò che sapete possa farvi bene o in base al tempo trascorso da quando vi è venuta in mente
- quindi segnatevi in agenda giorno e orario preciso e cominciate ad agire!
La quarta ed ultima legge dice:
“Quando qualcosa finisce, finisce”
(quarta legge – Leggi della Spiritualità)
Si, è triste da metabolizzare, ma è proprio così. Ci sembra di sprofondare, di non avere più fiato, senza quella situazione, quella persona, quella relazione, quella esperienza così importante e preziosa per noi. Eppure è il corso delle cose e dobbiamo lasciare andare.
Ogni fine è paradossalmente un nuovo inizio e senza quella fine una nuova parte di noi non sarebbe mai potuta nascere.
Suggerimento pratico:
- raccogliete ogni ricordo, foto, messaggi, dati, informazioni etc di quella situazione, persona, esperienza che ora non c’è più e create un album, un file su computer, una cartellina
- scrivete a lettere d’oro incise nel cuore il nome delle emozioni che avete vissuto, della magia di quei momenti e del dono straordinario che vi ha fatto la vita quando vi ha offerto l’occasione di viverla quella vita con quella persona o con quella esperienza.
Ogni istante può trasformarsi in un ricordo intriso di senso e valore; ma questa cosa succede solo se impariamo ad avere la pazienza di aspettare che in quell’istante si riveli un significato riservato ad ognuno di noi.
Quindi il mio invito è:
“Fermati, fai una pausa, osserva il tuo presente, cogli i segnali, unisci i puntini e assegna tu stesso/a il valore che vuoi dare ad ognuno di essi”
Se vorrai, io sarò al tuo fianco, su quella panchina in cui ogni tanto è necessario sostare per riprendere fiato.
Come?
Accompagnandoti, passo passo mentre sciogli la matassa e costruisci il tuo filo di felicità nel mondo.
B.Y.W.H.Y (Build Your World Happiness Yarn) https://coachidea.it/chi-sono/#BYWHY